venerdì 29 maggio 2009

Aggiornamento ON THE ROAD

Aggiornamenti on the road!

Questo viaggio nella costa del Queensland non da scampo, non ci esci neanche se vuoi.. è una calamita, un sogno vissuto attraverso il finestrino di un campervan scassato, dei posti che non riesci a raccontare e delle emozioni che le assapori davvero solo quando diventano ricordi.

Da quando siamo partiti da Cairns ci siamo lasciati guidare un po’ dall’istinto, un po’ dai consigli dei backpackers che incontriamo per la strada, un po’ dalla nostra bibbia Lolly ( come chiamiamo amichevolmente la lonely planet).
La compagnia non poteva essere migliore, viaggiare con “du romani” e un camper si fa più caciara di una scolaresca in gita.. Si due, perché allo Spartaco si è aggiunto all’ultimo istante Alessandro di latina che aveva bisogno di uno strappo verso Brisbane.. e così si dividono le spese, le avventure, le risate e le belle chiacchierate per la strada in 3 travelmates
Prima tappa dopo Cairns sono stati dei laghi a un centinaio di km dalla costa, non erano proprio entusiasmanti ma li abbiamo conosciuto una coppia di ragazzi che ci ha parlato di una tappa che non avevamo ancora sentito, una cascata a ovest di Ingham.. Che Famo? Andamo.. (con l’inglese ho ancora difficoltà ma con il romano me la cavo già benissimo)
Siamo arrivati su dopo che ci siamo persi un paio di volte in mezzo ai monti e che abbiamo srenato Cleopatra in delle strade con delle buche che sembravano crateri (nei quali Spartaco si divertiva a mettere a dura prova gli ammortizzatori a balestra della nostra adorata campervan) e ci siamo accampati in un “cosochiamatocampeggio” in cima a un monte in un’oscurità che ci dava un senso di isolamento assoluto.
La mattina ci siamo incamminati alla volta di questa cascata e dopo un paio di km di sentiero accidentato ci siamo trovati di fronte a uno spettacolo.. e a renderlo esclusivo era anche il fatto che eravamo gli unici ad assisterlo! Un piccolo fiumiciattolo formava una cascata di circa 300 mt, la più alta di Australia in un posto immerso nella foresta pluviale, ai piedi della cascata, come in una leggenda da raccontare ai bambini, c’era un arcobaleno perenne che quasi lo si poteva toccare.
Io e Luciano chiaramente ci siamo avventurati fuori percorso fino a raggiungere la base della cascata, rischiando le caviglie ad ogni passo, solo per raggiungere gli schizzi d’acqua… e l’arcobaleno!
Spettacolo!
Alla fine dell’impegnativa risalita la doccia gelata ci ha aiutato a svegliarci e a riprendere il viaggio verso SUD

Da qui siamo partiti per Arlie beach, per la strada abbiamo fatto una sosta in un parco dove abbiamo potuto fare foto con coccodrilli in mano, vedere il Cassoiry ( il piccione grande come lo chiamiamo noi), il wombat e due ranger simpatici che ci hanno spiegato un sacco di cose mentre nutrivano degli alligatori di 6 metri..
Ieri Da Arlie Beach siamo partiti per le Whitsunday Islands, non so se qualcuno ha sentito della storia “The best job in the world” in pratica un vincitore selezionato tra migliaia nel mondo che per sei mesi faceva il guardiano in un isola da sogno.. ecco l’isola fa parte delle whitsunday, ma non è la più bella.
Per motivi di tempo ( e di money!) abbiamo optato per l’escursione di un giorno, niente 2 giorni in barca a vela insomma! Il tempo non era dei migliori, con il sole che si faceva un po’ desiderare ma tutto il resto ha abbondantemente ripagato i 112 $ dell’escursione!
Abbiamo avvistato delfini nel viaggio e mentre facevamo snorkeling in dei banchi corallini un pesce Maori si è avvicinato fino a farsi accarezzare..
Verso la fine dell’escursione poi siamo approdati alla più bella spiaggia che abbia mai visto in vita, molti dicono sia la più bella di tutta l’Australia: la WhiteHaven Beach.
Come sempre le foto non renderanno abbastanza.. ma vi assicuro che camminare e nuotare tra decine di razze e squaletti in queste spiagge bianchissime per qualche ora mi sono sentito davvero su una nuvola dove tutto era possibile!
Non mi sarei sorpreso se dall’acqua fosse emerso il Rainbow Serpent della leggenda aborigena

E mo!!!??
E mo si riparte alla volta della selvaggia, inabitata, avventurosa.. Fraser Island! I racconti delle persone che ci sono stati incontrati per la strada ci hanno fatto segnare questa tappa come irrinunciabile

Ci vediamo presto..
..molto presto amore!
Sopra: l'ombra di Cleopatra sulle canne da zucchero
La laguna artificiale di Arlie Beach
Io e Spartaco
La leggende aborigene
parte della WhiteHaven

Io e Lucio in barca



con un piccino in mano


RAINBOW..
Ai piedi dell'arcobaleno.. e della cascata


la confortevole doccia
breakfast da Cleo
Laguna artificiale a Cairns

lunedì 25 maggio 2009

Eccomi qua, tornato 3 giorni fa “SCUBA DIVING EXPERIANCE”, una delle più belle che ho mai vissuto
In quei giorni ho riprovato una sensazione che avevo già avuto diversi anni fa.. Ero in Grecia a Zante e per la prima volta ho indossato una maschera, delle pinne e mi sono lasciato galleggiare in delle acque cristalline…. rimasi letteralmente a bocca aperta, tanto che quando andavo a letto la sera in quella breve vacanza, speravo solamente che la mattina arrivasse il prima possibile per poter tornare in quel mondo che mi aveva così tanto affascinato.

Venerdì sera, quando sono entrato nella mia cabina dopo l’immersione notturna, ho avuto lo stesso identico desiderio.. che arrivasse il prima possibile l’immersione dell’alba seguente..
Ad essere sincero le prime immersioni in mare aperto non sono state così semplici, per due giorni c’eravamo preparati in classe e avevamo fatto decine di prove nella piscina di 4 mt del centro Pro-Dive, ma la prima volta che ti immergi nell’oceano e un’altra storia…
Ogni piccolo problema (la maschera che lascia entrare l’aria, difficoltà nel compensare la pressione ecc.) rischia di farti andare in panico.. e a volte non è così semplice “stare calmi e respirare”.
Ma immersione dopo immersione ho trovato quella confidenza che mi serviva, ho imparato a mantenere un assetto neutrale, a respirare profondo e lento, a risparmiare le energie e da quel momento ho semplicemente iniziato a meravigliarmi
Bisogna aspettare qualche attimo, dare il tempo ai tuoi occhi di abituarsi alla diversa luce, al tuo cervello di decifrare diverse forme e movimenti e poi tutti i colori e i pesci e i coralli e le luci della barriera corallina si mostrano per tutto il loro splendore.. e non si può fare altro che rimanere esterrefatti.
Come vi dicevo le prime immersioni non sono state così semplici, anche grazie al mio “buddy”.. Tutti quelli che fanno sub sanno benissimo che, per evidenti motivi di sicurezza, non si deve mai fare immersioni soli ed è così che, sin dal primo giorni in classe siamo stati accoppiati ad un compagno che avrebbe condiviso con noi le esercitazioni e poi le immersioni.
Quando mi è stato assegnato Yassu, un giapponese di 50 anni che non parlava una parola di inglese non avevo ben chiaro quale disgrazia mi fosse successa..
Questa persona infatti era davvero adorabile, gentile e disponibile.. ma anche il sub più imbranato e pericoloso che l’oceano pacifico abbia mai visto e il suo non capire un’H di inglese rendeva ogni immersione una roulette russa.
La principale attività nelle mie immersioni era: Cercare Yassu! Ogni tanto lo vedevo sgambettare in superficie nel vano tentativo di immergersi (con il BCD completamente gonfio), ogni tanto era incastrato in qualche corallo o intento a combattere con dei nudibranche .. più spesso me lo ritrovavo esattamente dietro la mia bombola, nel punto cioè più difficile da avvistare.. e ne combinava di tutti i colori! Gli si sganciava la bombola o perdeva la cintura dei pesi o si toglieva la maschera.. insomma, in qualche circostanza ho sperato che uno squalo bianco avesse voglia di mangiarselo a mo di sushi
Però c’è da dire che anche sott’acqua rimaneva una persona adorabile anche con mezzo corpo incastrato in un crepaccio, la maschera piena d’acqua, la bombola nelle caviglie e 20cl di aria rimanenti e un barracuda attaccato a un orecchio, quando gli chiedevo se era tutto OK lui prontamente mi faceva ampi segni che tutto stava andando a meraviglia! Ho avuto anche il dubbio che non avesse ben chiaro cosa significasse il segno di OK con le dita..
Nonostante Yassu (per fortuna il nostro amico giapponese qualche immersione l’ha saltata) le ultime immersioni sono state davvero incredibile, partendo proprio da quella notturna..
Venerdì sera dopo cena, il nostro cuoco belga (non era un granchè con il mangiare, ma con i dolci era uno spettacolo) ha riversato dal ponte della nave gli avanzi di cibo in acqua e questo ha fatto si che centinaia di pesci si radunassero in superficie.. e di conseguenza anche i loro predatori, gli squali (Squali? Si squelli! ;-)
Così quando è arrivato l’ordine di prepararsi all’immersione tutto intorno alla nave era un brulicare di creature che ogni tanto si dividevano giusto in tempo per far passare la più inquietante delle figure marine.. gli squali!
OK sto un po’ esagerando dai, anche perché lo squalo più grande che abbiamo visto era non più di 2 mt, però vi assicuro che tuffarsi in quell’acqua scura ha dato una vera scossa di adrenalina!
Dal momento che mi sono immenso in quel mare nero però la curiosità ha sostituito l’iniziale inquietudine e dopo 15 minuti l’avvistamento più bello, una tartaruga gigante, almeno 2,5 mt per 250 KG che dormiva in una piccola caverna sul fondo.. non riuscivo più a venire via e sono stato li a guardare sto dinosauro fino a quando quasi perdevo gl’altri.. magari avessi perso Yassu Banzai .. quella notte mi è stato appiccicato come l’attack
Dopo l’immersione notturna tutte le altre mi sono sembrate davvero easy e molto, molto divertenti.. durante il periodo di superficie obbligatorio non contento mi tuffavo a fare snorkeling!

E adesso?

“e mo ce siamo zio!” come direbbe il travelmate che ho raccattato in questi giorni.. il mitico LUCIANO DI CARLO SPARTACO de Roma.. direttamente da Sydney appena gli ho detto che intendevo farmi un breve giro da Cairns a Brisbane ha preso le ferie dal lavoro e si è catapultato su! Un travelmate più pazzo, divertente, romanaccio Laziale, e dopotutto molto affidabile non potevo trovarlo!Già ieri abbiamo fatto un test.. ci siamo recati nella remota località di Cape Tribulation, circa 150 km a nord di Cairns, l’unico posto in australia dove la foresta pluviale incontra il mare e il risultato è spettacolare..
Ho fatto anche il mio primo bagno al fiume in australia.. Sinceramente nonostante i cartelli (scritti a mano) “Swimming Hole” dessero una parvenza di ufficialità a questa pozza in mezzo alla foresta pluviale, l’idea di tuffarmi in un fiumiciattolo infestato dai coccodrilli, serpenti e chissaqualecazzodialtroanimale non mi affascinava.. però arrivati li c’erano due australiane brutte che quasi deridevano le nostre titubanze
“ I coccodrilli non ci sono, c’è una rete che non li fa venire.. e poi è troppo fredda l’acqua qui”
“ I serpenti se arrivano li vedi perché tengono la testa fuori..”
“ L’acqua è davvero gradevole “ (era gelata!)
Brutte ciccione, grazie delle rassicurazioni… mo vi facciamo vedere se non ci tuffiamo!!
Vedi pictures please..

Durante il ritorno poi l’avvistamento più elettrizzante, mentre eravamo sul traghettino che ci portava dall’altra parte del Daintree River sulla sponda assolata si stava appisolando lui.. il più pericoloso predatore dell’australia (ogni anno 4-5 persone poco accorte finiscono per diventare la cena di sti simpatici animaletti) The Crcodile
Ora, quello che abbiamo visto non è che fosse sto gran bestione, forse 1,80 mt considerando che ste lucertolone con problemi epidermici possono arrivare a 7 mt, ma non ispirava tanta fiducia comunque..

Stamattina poi siamo andati a prendere lei, la nostra deliziosa e bellissima compagna di viaggio..
Da quando l’abbiamo incontrata non ci siamo più dimenticati di lei, con le sue forme cosi sexy, quel fascino di chi ne ha passate tante ma che mantiene intatto il suo charm.
.. ok forse la cosa che ci ha convinto di più era il fatto che fosse di gran lunga la più economica sul mercato.. ma siamo felici di averla incontrata.
Cleopatra, nonostante i sui 340 mila km, le toppe nel tetto, le macchie sui sedili, la rete paracanguri davanti al parabrezza e l’odore indecente che si respira al suo interno è la più bella canmpervan che abbia attraversato la costa del Queensland!


Sto giro ci sono un bel po’ di pictures.. Here we go!




Io e il mio Buddy




..non sembra un aquila.. no

Qualche foto non fatte da me: Reef Shark

Nemo

Questi erano i tramonti in barca.. e quella la barca

Maori Fish






Questa l'ho scattata io, ma non è la gigantesca tartaruga..

CApe Tribulation!

vi faccio vedere io se non mi butto.. con la corda anche

Scalando mangrovie

Io e il mitico Spartaco

>Ecco il lucertolonee

Come si fa a non innamorarsi di CLEOPATRA?

venerdì 15 maggio 2009

Bye Bye PASHA

Sono arrivato al termine anche di questa esperienza country, domani Graham mi porterà a Mackay da dove prenderò l’autobus..
Destinazione la verde, tropicale, sognata CAIRNS..
Questa città immersa nel verde, calda ma senza più le piogge torrenziali dei mesi estivi, senza più le pericolose meduse nelle sue coste, con la “Great Barrier Reef “ la più grande barriera corallina del mondo a soli 20 km di mare, è considerata la mecca per ogni backpackers in Australia..

E a Cairns mi aspetta un sogno che ho covato per tanto tempo, una di quelle cose che ti prometti di fare prima o poi, ma che non sai se avrai mai il tempo o l’occasione e con il passare del tempo, a volte, diventano dei rimpianti.
Già, ma di solito sono più dolci i bei ricordi dei rimpianti
E così da quando ne ho sentito parlare da un amico a Sydney non me la sono più tolta dalla testa, ( anche perchè in sto zuccone vuoto una volta che ci perdo qualcosa non lo trovo più) me lo sono promesso.. lo devo fare, a costo di andare a lavorare in una farm a 80 km dal paese più vicino ;-)

E cosa vuoi fare nella Grande Barriera Corallina, la più grande al mondo, visibile anche dallo spazio e inserita dall’UNESCO tra le 7 meraviglie naturali patrimonio dell’umanità se non prendere un boccaglio, due bombole, una muta e calarti in uno spettacolo di pesci, colori, squali, tartarughe?

Corso di Sub
700 dollari (con mastercard)
19 maggio
5 giorni
3 giorni in mezzo al mare su una barca
4 immersioni per il PADI certificate
5 immersioni di piacere ( una notturna)
1 sogno che si avvera


Vi racconterò tutto fino al minimo dettaglio e soprattutto quello che si sente quando sei laggiù, con tutta quella immensità di acqua che ti circonda e con il tuo respiro che scandisce il tempo.. ospite in un mondo sommerso che, spero incurante, si lascerà ammirare.
Nelle FAQ della compagnia Pro-Dive dove faccio il corso, sono stati così rassicuranti..
Gli squali della reef non dovrebbero attaccare l’uomo
Le meduse letali di raro sono nella barriera
I velenosi serpenti d’acqua salata di solito non mordono gli umani
Di solito, di quelli che fanno il corso, ne riportiamo indietro più della metà vivi :-)

Sto scherzando, la cosa sembra molto sicura e controllata.. prima che ai miei gli venga un coccolone



E dopo?
Il lasso spazio temporale che va da Cairns il 24 maggio fino a Brisbane, il 7 Giugno (dove mi aspetta il volo che mi riporta a Sydney per il mio ritorno) è ancora coperto dal mistero, per ora mi sono limitato a mandare qualche email in giro in cerca di travelmates e leggere nella mia amata Lonely Planet tutte le meraviglie che punteggiano quei 1800 km di costa … ormai è diventata una gradevole abitudine quella di aspettare per vedere che succede
Di solito se si pianifica tutto e qualcosa va storto, ti sei rovinato il viaggio.. se invece non pianifichi un cazzo e ne va anche solo una dritta.. sei felice come a Pasqua
Prima di tutto questo però dovrò salutare questa adorabile famiglia e questo posto che mi ha ospitato, come gradito straniero, in questo mese.
Mi mancheranno queste notti così buie e stellate, il tempo che scorre senza fretta, le giornate che sembrano serene parentesi tra un alba e un tramonto, il the preso nella pausa di lavoro con gli occhi all’orizzonte e mi mancherà questa lontananza da tutto che prima un po’ mi spaventava e adesso invece mi fa sentire così sicuro.
E.. certo, mi mancherà questa gente. Ripenso ai giorni in cui stavo decidendo se accettare questo lavoro, alle domande che mi facevo sulle persone che mi avrebbero ospitato.. non avrei mai pensato di essere così fortunato, di poter vivere questa esperienza insieme a gente così serena e gentile che ogni giorno ha fatto di tutto per farmi sentire a casa.

Un grazie per ognuno..
a Graham, perché ogni santo giorno, qualsiasi condizione meteorologica, alla prima pausa di lavoro si guardava in giro e diceva “ Is a nice day today, Isn’t it?”
a Kristy, per le torte, per la simpatia e per la sua voglia di imparare l’italiano (ha addirittura tappezzato casa con fogli dove scriveva le parole in italiano la traduzione in inglese), dopo mesi che ti senti un idiota perché parli come un troglodita.. insegnare qualcosa mi ha fatto sentire più “homo sapiens”
a Abby, per tutti i sorrisi e gli abbracci che mi hai regalato, senza sapere bene chi o cosa sono e cosa caxxo ci facessi qui
a Jack che, con pazienza, mi ripeteva le parole che non capivo.. e per i calci negli stinchi che mi dava gratis
A Jhon, il babbo di Graham, perché con tanta pazienza, si divertiva a spiegarmi il suoi lavoro, la sua terra e i suoi animali
E alla mamma di Graham per la sua cortesia e premura.
Ieri sera li ho salutati all’italiana, preparato un risotto e una bottiglia di vino (che palle con sto risotto, ma ormai ho imparato a fare quello).. hanno gradito molto.

Ho rubato alcune foto a Kristy.. e alcune sono mie
Ci sentiamo prestooo

P.S. -25 amore…. Ci riusciamo indenni?

Il mio nuovo "MOTOTIRANNO"

Mentre raduno le mucche..

Mentre cerco di stare dietro a Jhon (andava come un fulmine)


Al lavoro con Abby



Vestito da lavoro



Il nostro quasi finito YARD


Da Kristy: Abby
Jack

Insieme..



venerdì 8 maggio 2009

Aggiornamenti dalla country life

Prosegue la mia permanenza nella remota Pasha Station, in mezzo al Queensland.

In queste ormai tre settimane ho avuto modo di rendermi conto di come, seppur le distanze tra le farm e tra le piccole città siano enormi, la comunità di persone che vive in queste zone sia molto unita e festosa.
Diciamo che, nel raggio di 250 km, i farmer e le loro famiglie si conoscono tutti, non perdono occasione per incontrarsi per due chiacchere e per fare feste. Un po’ quello che avviene anche in molte località delle nostre campagne.. magari su distanze diverse..

E così, lo scorso sabato e domenica, mentre Kristy con i bimbi è andata a trovare sua madre, l’ho passato insieme a Graham e ad un paio di suoi amici vicino a Clearmont, 150 km da qui, dove si svolgeva una gara di CampDraft..
Non avevo la più, pallida idea di che cosa fosse neanch’io finché non ho avuto modo di osservare questo tipico gioco da cowboys. In pratica su una superficie recintata un giocatore a cavallo rincorre un vitello cercando di guidarlo attraverso un percorso delimitato da paletti, a percorso netto vince chi ha impiegato il tempo minore.
Una volta capite le regole e le strategie che i vari giocatori usano si inizia anche a divertirsi nel guardare le varie sessioni… per una mezz’oretta circa..
..sicuramente è molto più divertente giocarci che guardarlo anche se non è esente da pericoli. Domenica mattina ci siamo presi tutti un bel spavento quando un cavallo è inciampato sul vitello con le zampe anteriori e ha fatto una capriola completa in avanti trascinandosi dietro lo sfortunato fantino che è così finito sotto l’animale.
Quando il giocatore si è accasciato a terra dopo un tentativo di rimettersi in piedi ho davvero temuto il peggio.. per fortuna alla fine sembra che non ci sia nulla di troppo grave, solo qualche costola rotta e tanta paura, Graham mi ha spiegato come quello sia il modo peggiore per cadere da cavallo e, in un incidente con la stessa dinamica, lo scorso anno una giovane ragazza ha perso la vita a Maranbah.
Di solito in queste manifestazioni si svolge anche il mitico RODEO.. purtroppo non questa volta, ma ci sarà tra due settimane vicino a Maranbah ma non so se sarò ancora qui per vederlo.

E così da osservatore esterno la parte della gita che più mi è piaciuta è stata la festa del sabato sera iniziata con un barbecue vicino al camper di amici e finita nel bar vicino alla pista, con il piano bar che suonava musica country e i consueti fiumi di birra e rhum.
Ero un po’ l’attrazione principale, soprattutto tra i più giovani.. a differenza delle città qui si incuriosiscono ancora se vedono uno straniero.. e tutti a offrirmi da bere e a farmi domande sul mio viaggio e sull’Italia. Sarà stato il rhum ma mi sembrava anche di parlare fluentemente inglese ;-)
Dove abbiamo alloggiato la notte? Come on!! Siamo Cowboy e i cowboy non hanno bisogno di stanze.. si dorme per terra vicino al proprio cavallo!
Il materassino da campo che mi ha prestato Graham mi ha dato un comodo covo dove riposare, le stelle nel cielo limpido hanno illuminato i miei sogni, la rugiada della notte ha rinfrescato il mio visto, l’aria dell’alba mi ha svegliato dolcemente…
Porca puttana! quando mi sono svegliato all’alba mi sembrava di essere finito io sotto il cavallo.. dolori ovunque, avevo un freddo cane, il sacco a pelo era fradicio e avevo dormito si e no 3 ore!!
Per fortuna che mi aspettava una splendida colazione.. Mice Breakfast.. praticamente del ragù con in mezzo piselli e mais.. mmmmh!
OK, devo ancora abituarmi a questa vita da cowboy! J

Qui a casa procede tutto bene, il lavoro è abbastanza duro soprattutto ora che siamo alle prese con i cancelli dello Yard.. Però ci sono sempre dei diversivi..
Una settimane fa abbiamo ucciso e macellato un vitello per uso domestico, l’attività in se non è stata divertentissima a dire il vero, ma vi assicuro che le fiorentine (che qui chiamano T-Bone) e il roastbeef sono magnifici.

Sabato mattina invece sono stato con il babbo di Graham a timbrare e vaccinare dei vitelli appena comprati, anche lui è una persona squisita che si è divertito a spiegarmi un sacco i cose sulle varie razze di mucche e su come cerchino di incrociarle tra loro per avere degli animali mansueti, resistenti e con tanta carne.. conosce benissimo anche la razza “romagnola”l’unica razza di vacche che conoscevo ( evitiamo battute fuori-luogo prego)
Mi ha portato anche a vedere un nido di aquile, il fiumiciattolo che usano per irrigare e dove tengono i tori.

Continuano anche gli avvistamenti degli animali, l’altra mattina all’alba abbiamo anche visto un Dingo aggirarsi per i pascoli, a vederlo sembrerebbe un cane, di media stazza molto tranquillo.. ma qui in Queensland per gli allevatori di bestiame sono una condanna, mi spiegava Graham che spesso gruppi di giovani dingo possono, in preda all’euforia sanguinaria, uccidere anche 10-15 vitelli in una notte senza poi mangiarli, a differenza dei gruppi di adulti che uccidono solo per nutrirsi.
Ho letto che questi cagnetti in branco possono anche essere pericolosi per i bambini, a nord di Brisbane nella Fraiser Island ci sono stati due casi di bambini uccisi da dingo negli ultimi anni.

Io continuo ad essere affascinato da questa vita selvaggia che circonda la fattoria, ogni tanto vado anche a correre nelle strade di campo che normalmente usano per i cavalli e sembra di fare un giro per uno zoo senza recinzioni.. branchi di canguri, emu, aquile, centinaia di pappagalli coloratissimi e l’altro giorno ho anche visto un minuscolo colibrì nei fiori vicino a casa.
Davvero ora mi sembra di vivere la selvaggia Australia.

Ora vi saluto che ci prepariamo al BIG MATCH! La birra c’è, la torta anche.. pronti per vederci la tradizionale partita di rugby per l’Anzac day: New Zealand – Australia .. All Blaks against Kangoroos, qui la sentono un casino

A presto..

P.S. Il 25 aprile (mica per niente!) è venuta al mondo la splendida Lucia! Un bacione grande a lei e alla mamma.. niente al papà che come al solito non ha fatto un cazzo J

P.S. 2 Amore.. inizia il conto a rovescia?

Mitch, l'amico di Graham, che si prepara alla gara




.. in fila ai cancelli

lo "splendido" giocol'area campeggio.. chiamarlo campeggio mi sembra esagerato
Barbecue

Trovare l'intruso..
Oh guarda c'e' uno straniero..


Il mandriano

Non sembra felice del piercing

Il babbo di GrahamUn toro piccolo..
Dietro al giardio di casa.. Quello a dx era piu' alto di me.. ok non ci vuole molto
SUNSET